I Patagarri stanno travolgendo i palchi di tutta la penisola, Sicilia compresa: il racconto del frizzante concerto andato in scena a Catania.

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I Patagarri live a Catania: energia e “Sogni” gipsy jazz al Palazzo della Cultura

I Patagarri approdano al Palazzo della Cultura di Catania per una delle tappe più attese de  “L’Ultima Ruota del Caravan Tour Estate 2025”, organizzata da Puntoecapo in collaborazione col Comune di Catania. Reduci dalla calorosa accoglienza di Palermo, i milanesi portano nel capoluogo etneo tutta la loro potenza scenica e musicale, tra provocazioni, virtuosismi e un’energia che non lascia scampo.

Ma prima di raccontare la serata, vale la pena ricordare chi sono I Patagarri. Celebri per essere stati protagonisti nell’ultima edizione di X Factor, la band milanese, con il suo gipsy jazz gioioso e coinvolgente, crea un contrasto potente tra la voglia di fuggire dalla quotidianità e la durezza della vita affrontata per inseguire il proprio sogno musicale. Il gruppo formato da Francesco “Franky” Parazzoli (tromba e voce), Jacopo “Pino” Protti (chitarra), Daniele “Dani” Corradi (chitarra), Giovanni “Giova” Monaco (clarinetto e sassofono) e Arturo “Artù” Monico (trombone e batteria) ha visto anche il nuovo innesto nella band di Nicholas “Sguanda” Guandalini al basso.

Il live de I Patagarri a Catania

Il concerto si apre con un intro di batteria che rompe il silenzio e accende i riflettori sul palco, come un richiamo tribale che raccoglie le anime accorse sotto le stelle etnee. A seguire, il primo brano: Tutti Quanti voglion fare il Jazz, una dichiarazione d’intenti in perfetto stile Patagarri. Da lì in poi, è un susseguirsi di emozioni, balli e sorprese. “È quasi un sogno per noi essere qui stasera” sono le prime parole che Francesco rivolge ai presenti, una dedica sincera al pubblico siciliano e l’introduzione perfetta alla canzone Sogni. Poi è la volta di Pollo, un brano narrativo con protagonisti l’uccello da cortile, una megera e un ubriacone che vede anche un cartellone alzarsi dal pubblico con riferimento al “furto del pollo”.

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Le cover e le riflessioni

Dato il recente percorso a X Factor 18, non possono mancare le cover tra cui Io vengo dalla luna, Via con me, Hit the Road Jack, ma anche l’ormai controversa Hava Nagila. Durante il brano tradizionale ebraico si alza forte il grido “Free Palestine” e a quel punto Franky, voce e frontman della band – senza esitazioni – dichiara: “Chi non prende posizione è complice”. Un momento di riflessione che amplifica la già tanta energia del Cortile Platamone. I Patagarri non sono solo intrattenimento, ma dichiarazione, resistenza, cultura viva.

Un altro dei momenti più intimi è quando il clarinetto di Giova si insinua tra il pubblico, creando una bolla sonora in cui tempo e spazio sembrano sospesi e poi ancora Egyptian Ella, una satira travolgente su identità e percezione, con il racconto di una donna americana grassa che si trasferì in Egitto dove divenne il desiderio di ogni uomo: “Non siamo noi il problema ma le persone attorno”, la riflessione sociale passa leggera ma lascia il segno, come spesso accade con i Patagarri.

Poi arriva Scimmia, un brano potente, dedicato ai nostri antenati. “Ha avuto senso scendere dagli alberi se un pazzo con un bottone può fare saltarci tutti in aria?”. Ai posteri l’ardua sentenza che sembra già evidente. La provocazione, infine, tocca il suo apice con l’esperimento IA, dove viene suonato un brano costruito su un testo generato artificialmente che ripete ossessivamente solo una frase: “Uccidere gli umani”. L’effetto è disturbante ma ipnotico.

Gran finale e prossime date in Sicilia de I Patagarri

Il gran finale è affidato a Caravan, eseguito con una carica pazzesca: “Probabilmente è la ragione per cui il 90% di voi è qui stasera”, ammettono ma il brano è diventato un vero e proprio inno alla libertà: un invito a prendere il controllo della propria esistenza, anche a costo di vivere ai margini. Il caravan è per loro simbolo di resistenza, rifugio e sogno.  E quando sembra finita, arriva Bella Ciao, intonata da tutta la platea in un coro che può solo unire come ha fatto del resto l’intero concerto de I Patagarri.

Dopo la tappa di stasera a Salina, la band tornerà ancora in Sicilia, il 5 agosto a Ficarra (ME) a ingresso gratuito e all’interno dei festeggiamenti patronali. Chi ha avuto la fortuna di assistere al live de I Patagarri a Catania sa già che non si tratta solo di un concerto. È un rito collettivo, un atto di libertà, una serata che lascia addosso la sensazione di aver vissuto qualcosa che fa bene al corpo e all’anima, una ventata di freschezza nella bollente estate siciliana. 

Edward Margarone

Edward Agrippino Margarone nasce nell'estate di Italia '90. Cresce a Mineo dove due grandi passioni cominciano a stregarlo: lo sport e la musica. Giornalista e laureato in Ingegneria delle Telecomunicazioni, ha coordinato diverse redazioni prima di fondare SiciliaLive. Based in Catania, il suo nome è sinonimo di concerto: se andate a un live, con ogni probabilità, lo trovate lì da qualche parte.

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