In Sicilia, nella provincia di Siracusa, i ristoratori protestano contro le misure anti-Covid che, secondo molti, penalizzano di più alcune categorie.


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Sicilia, ristoratori esasperati occupano Comune e scrivono lettera a Conte

Nel Siracusano,  è il quarto giorno di protesta da parte dei ristoratori contro le misure anti-Covid. Nell’occupazione dell’aula consiliare del comune di Palazzolo Acreide, questi ristoratori della Sicilia dormono nei sacchi a pelo facendo dei turni per rispettare le disposizioni vigenti e simbolicamente hanno posizionato al centro della sala una tavola apparecchiata. Prima hanno consegnato al sindaco Salvatore Gallo le divise da chef, poi hanno deciso di occupare in modo pacifico l’aula.

Il sindaco di Palazzolo Acreide ha detto: “Rimarremo qua ad oltranza. Non è corretto che ci siano categorie di esclusi. La ristorazione per Palazzolo è asse portante della nostra economia”.

La protesta dei ristoratori in Sicilia

I dodici ristoratori Sicilia che hanno dato vita alla protesta, su 32 presenti nel territorio, chiariscono di aver ricevuto i ristori ma di averli già restituiti per pagare le tasse, i contributi Inps, i dipendenti e gli affitti. I ristoratori hanno inviato una lettera al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, dove chiedono la sospensione di tutte le rate dei mutui, e “il sostegno integrale per il pagamento dei canoni di locazione dei locali sia per le attività che per le civili abitazioni dei ristoratori”. Chiedono, anche, il sostegno integrale per il pagamento delle utenze delle attività, il versamento dei contributi Inps per tutto il periodo di emergenza, l’annullamento di tutte le cartelle esattoriali pregresse”. A sostegno della protesta anche Cna e Confcommercio.


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