“A Nome Loro” a Selinunte: un urlo collettivo contro tutte le forme di mafia che si leva dalla Sicilia per riverberarsi in tutta la penisola.


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A Nome Loro 2024: torna a Selinunte il festival contro la mafia

Dopo il fulmineo successo dello scorso anno, torna “A Nome Loro – Musiche e voci per le vittime di mafia”, una lunga maratona musicale (e non solo) che il 25 maggio 2024, nello straordinario scenario del Parco Archeologico di Selinunte, Comune di Castelvetrano, in provincia di Trapani, riunirà alcuni dei più importanti protagonisti della musica italiana, oltre a giornalisti, attivisti e familiari di vittime della mafia.

Prodotto dalla neonata associazione “A nome loro” e realizzato con il contributo della Regione Siciliana e di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, CGIL, CISL e UIL, Nuovo Imaie, Ebat Trapani, il patrocinio morale della Fondazione Falcone e Libera Sicilia, l’evento ha la direzione artistica di Sade Mangiaracina, è scritto dall’autore Paolo Biamonte e verrà presentato da Francesca Barra, Stefania Renda e Gino Castaldo.



Una seconda edizione che intende ribadire con forza, attraverso la vitalità della musica e la bellezza di un luogo dall’immenso patrimonio archeologico, l’esigenza di tenere alta la guardia rispetto al fenomeno mafioso e mantenere vivo il ricordo delle vittime di mafia. Ma che intende anche valorizzare l’estrema ricchezza artistico-culturale di una terra per troppo tempo identificata esclusivamente con le attività del crimine organizzato, grazie alla costruzione di una relazione fra la produzione culturale locale e quella nazionale e internazionale.

La Rappresentante di Lista, Malika Ayane, Donatella Rettore, Arisa, Daniele Silvestri, Paolo Fresu, Gianluca Petrella, Bonnot, Raiz, Simona Molinari, Modena City Ramblers insieme al Coro Do Re Mi composto dai bambini della scuola “Giuseppe Di Matteo” di Castelvetrano, Mauro Ermanno Giovanardi dei La Crus, Cristiano Godano dei Marlene Kuntz, Shorty, Giuseppe Anastasi, Andrea Satta dei Têtes de Bois, Franca Masu, Silvia Mezzanotte e Mario Lavezzi sono solo alcuni dei primi artisti annunciati che si esibiranno dal vivo nella parte serale di “A nome loro”. Durante il pomeriggio invece spazio a  una nutrita rappresentanza di musicisti siciliani. Sul palco, a portare la loro testimonianza di impegno e di memoria,  saliranno inoltre attrici e attori come Dajana Roncione, Donatella Finocchiaro, Luigi Lo Cascio, Paolo Briguglia, Fabrizio Ferracane e I Sansoni mentre nell’area del Baglio Florio, direttamente gestita dall’agenzia di stampa ANSA si avvicenderanno giornalisti esperti dell’argomento, esponenti della società civile come i rappresentanti di Addiopizzo, il giornalista Lirio Abbate e alcuni familiari di vittime di mafia come Salvatore e Emilia Catalano, Rosa Maria Vento, Fina Valenti e Giovanni Montinaro.



Cos’è  “A Nome Loro”

Nata lo scorso anno da un’idea della pianista jazz Sade Mangiaracina qualche settimana dopo la cattura del superlatitante Matteo Messina Denaro – che proprio in quel territorio è nato e per decenni ne ha asfissiato il tessuto politico, economico e sociale attraverso il suo dominio criminale – la prima edizione della manifestazione è stata organizzata nel febbraio 2023 in modo estemporaneo, sull’onda emotiva del successo riportato dalle forze dell’ordine. “Il 16 gennaio 2023 è una data che ha cambiato la narrazione della Sicilia, anzi dell’Italia intera e ha cambiato me in quanto cittadina Castelvetranese. Ho subito desiderato festeggiare, soprattutto non solo l’arresto di un latitante, ultimo degli stragisti, ma ho sentito in maniera prepotente l’esigenza di ricordare tutte le vittime di mafia e tutte le persone che lottano da troppo tempo contro tutte le mafie. In quei giorni successivi all’arresto si parlava, attraverso giornali e telegiornali, soltanto di quanti covi avesse o di quanti “cimeli” di vario tipo vi fossero all’interno; nessuno parlava delle decine e decine di persone che per mano sua o di mandanti avevano perso la vita dagli anni ottanta a questa parte. Lì ho iniziato a fare telefonate ad amici che come me sono di quel territorio per organizzare un evento che fosse grande e pieno di musica e parole contro tutto quello che Messina Denaro rappresentava” racconta la Direttrice Artistica, che aggiunge: “in pochi giorni è successo un miracolo e il 24 febbraio siamo riusciti a portare al Parco Archeologico di Selinunte tantissimi artisti sul palco, la Rai, giornalisti, molte famiglie delle vittime di mafia, rappresentanti delle forze dell’ordine che hanno partecipato alla cattura di MMD e sotto il palco 4000 persone”.



Dal successo di quell’esperienza – che oltre alla presenza fisica del pubblico ha raggiunto un’audience di oltre mezzo milione di spettatori tra dirette video e radio su Ansa, Rai Radio 2, RaiPlay, canale 202 del digitale terrestre e la testata locale CastelvetranoSelinunte.it – deriva la volontà di darsi una struttura organizzativa più solida, con l’obiettivo di replicare l’evento e farlo crescere negli anni avvenire, conquistando un posto di rilievo nel panorama dei grandi appuntamenti nazionali della musica italiana.

Il primo passo in questa direzione è stato la creazione dell’omonima associazione, di cui a oggi fanno parte, oltre alla Direttrice stessa: la cantautrice pop-jazz Simona Molinari, Dario Mangiaracina, musicista e co-fondatore di La Rappresentante di ListaFranco D’Aniello musicista e co-fondatore dei Modena City Ramblers,  il cantautore Giuseppe Anastasi, la manager musicale Stefania Conte, l’esperto di comunicazione Flavio Leone, i giornalisti Patrizia Vivona e Max Firreri; e, infine, il responsabile delle attività educative della Fondazione Falcone Turi Benintende.

Il secondo passo, la decisione di spostare l’evento nell’area antistante al meraviglioso Tempio di Hera (stile dorico, V sec A.C.) in grado di accogliere oltre 15.000 persone e di riprogrammarlo nella settimana di commemorazioni della Strage di Capaci.



Credo fortemente nella potenza di un presidio culturale, soprattutto se parliamo di aree periferiche e marginalizzate del nostro paese, zone naturalmente estromesse dai processi culturali e investite soltanto da grandi eventi che non costruiscono, ma sfruttano i territori. È in questo vuoto che si fa spazio la cultura mafiosa ed è in questi luoghi che si combatte – anche con ‘l’occupazione’ di spazi come il parco archeologico – la lotta contro il degrado” afferma Dario Mangiaracina de La Rappresentante di Lista.  Gli fa eco Simona Molinari“In generale mi sento vicina a tutti i discorsi che si contrappongono alla prevaricazione, alla violenza, alle ingiustizie sociali. Credo che la libertà, soprattutto quella psicologica, è cosa di pochi, di coloro che possono permettersi di non avere paura. Il 25 maggio saliremo sul palco per prendere una posizione, per dire io non ho paura, e non ho paura perché non sono sola, perché siamo tanti a voler credere in un futuro possibile e siamo qui insieme e siamo di più. Il 25 maggio saliamo sul palco per offrire la nostra alternativa alla visione di un mondo dove vince il prevaricatore e la giustizia non riesce a farsi strada. Il 25 maggio saliamo sul palco per essere voce di quelli a cui non viene data possibilità di racconto”.



A sottolineare la volontà di costruire sul territorio un presidio culturale, l’Associazione incontrerà, tra il 18 ed il 22 aprile, gli studenti di sei scuole della provincia di Palermo, Trapani e Castelvetrano, con l’intento di confrontarsi, ascoltare e raccogliere le idee dei giovani, che sono il vero riscatto per la Sicilia. Porteranno la loro testimonianza Sade Mangiaracina, Simona Molinari e Paolo Fresu. Inoltre, consapevole dell’importanza della formazione per la conquista di una libertà culturale, l’Associazione assegnerà 4 borse di studio per i giovani residenti nei comuni di Castelvetrano, Partanna, Campobello di Mazara e Mazara del Vallo per la preparazione all’accesso al Conservatorio ed 1 borsa di studio speciale da parte del CET (Centro Europeo di Toscolano), il celebre centro universitario di alta formazione della musica popolare fondata e presieduta da Mogol. Le borse di studio verranno consegnate durante l’evento del 25 maggio.



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Articoli a cura della redazione di SiciliaLive.eu

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