Dopo la delibera del Comune di Sanremo, la Rai è al lavoro per un’eventuale nuova denominazione e collocazione: tra le città anche Palermo.
Festival Sanremo cambia città? Palermo tra le possibili candidate
Il Comune di Sanremo vara la gara per assegnare l’organizzazione del Festival della Canzone Italiana a tutti “gli operatori economici titolari di un canale generalista nazionale” e la Rai mette al vaglio un piano per approntare un’ipotesi alternativa: immaginare l’organizzazione in un’altra città, come quella di Palermo, di un festival che avrà necessariamente nuove peculiarità.
Si parte dal nome: non più Festival della Canzone Italiana, inevitabilmente legato al Festival di Sanremo e quindi a possibili contese di copyright, ma un titolo alternativo che potrebbe essere Festival della Musica Italiana o qualcosa di simile. L’evento sarebbe in ogni caso, visto che la Rai è membro Ebu, il festival che eleggerebbe il rappresentante italiano all’Eurovision Song Contest.
Sanremo a Palermo? Capoluogo tra le nuove possibili città per il Festival
Per la location si è già parlato insistentemente di Torino, ma – a quanto apprende l’Adnkronos – non è stata presa ancora alcuna decisione al riguardo. Torino viene citata perché nel capoluogo piemontese la Rai ha organizzato un’edizione dell’Eurovision Song Contest nel 2022 particolarmente riuscita tanto da ottenere il plauso dell’Ebu. La scelta della città, oltre che alla presenza di strutture adeguate ad ospitare un simile evento, dipenderà anche dalla qualità dell’eventuale accordo con l’amministrazione comunale.
“Le suggestioni sono tante – scrive l’Ansa – dal Massimo di Palermo al Petruzzelli di Bari, restando nell’ambito dei teatri e di città in grado di garantire un’ampia ricettività al plotone di addetti ai lavori che si mobilita ogni anno. Peraltro già in passato, in occasione di rinnovi particolarmente complicati della convenzione tra Viale Mazzini e la Città dei Fiori, altri sindaci e Regioni si sono candidati a ospitare il festival. E in ogni caso soltanto la Rai, in base agli accordi con l’Ebu, è titolata a mandare il rappresentante dell’Italia all’Eurovision”.
Intanto pare che la Rai sia stata molto infastidita dalla delibera per la richiesta di un cospicuo aumento della richiesta economica (la base d’asta sarebbe di 6,5 milioni l’anno, contro gli attuali 5 previsti dall’ultima convenzione), e anche per l’inserimento della richiesta vincolante di realizzare ben altri 4 programmi tv in onda dalla città dei fiori.
Al momento, tuttavia, il servizio pubblico non sembra nella posizione di poter rinunciare al più importante evento dell’anno per l’intrattenimento televisivo che ha totalizzato nell’ultima edizione oltre 65 milioni di raccolta pubblicitaria, con un trend continuamente in crescita negli ultimi 6 anni. Quindi a Sanremo o altrove, questo festival s’ha da fare.
Articoli a cura della redazione di SiciliaLive.eu