Riviviamo il concerto degli Slipknot a Ferrara: il live report di uno degli eventi più importanti dell’estate musicale in Italia.
Ferrara Summer Festival 2025: battesimo di fuoco con gli Slipknot
Piazza Ariostea diventa un’arena metal per una notte grazie agli Slipknot, protagonisti assoluti della prima data del Ferrara Summer Festival 2025. Circa 20.000 persone hanno avuto la fortuna di assistere a uno show che conferma come la band dell’Iowa sia una delle realtà live più travolgenti della scena metal mondiale.
Soft Play e Motionless in White scaldano Piazza Ariostea
La serata inizia con l’esibizione dei Soft Play, duo britannico che porta sul palco una miscela abrasiva di garage punk e provocazione sonora, riscaldando il pubblico con brani taglienti e un’attitudine da club underground.
Subito dopo, tocca ai Motionless in White, guidati da un Chris Motionless non in perfetta forma, ma comunque capace di tenere saldamente in pugno la platea. La band propone una scaletta serrata che include “Masterpiece”, “Eternally Yours” e “Another Life”, lasciando il pubblico elettrizzato e pronto per gli headliner del 17 giugno.
Il live degli Slipknot
Scoccate le 21:30, le luci si abbassano e lo schermo annuncia l’ingresso degli Slipknot. L’impatto è immediato: sipari neri e rossi, maschere paurosamente affascinanti e l’esplosione sonora di “(sic)” danno il via a uno spettacolo tanto disturbante quanto meraviglioso.
Le prime battute del concerto, tuttavia, non sono esenti da critiche. Gran parte del pubblico segnala problemi legati al volume troppo basso, con una resa sonora giudicata “piatta” soprattutto nelle prime file. La situazione migliora gradualmente, ma per alcuni il livello audio non ha mai raggiunto la potenza tipica di una performance Slipknot.
La band propone un set di circa 90 minuti, attingendo principalmente dai primi dischi e dai grandi successi. Brani come “People = Shit”, “Wait and Bleed”, “Psychosocial”, “The Heretic Anthem” e “Duality” mandano in visibilio la piazza, con picchi di decibel durante “Spit It Out” e l’inno finale “Surfacing”.
Non manca la dedica a Shawn “Clown” Crahan, assente per motivi familiari. Corey Taylor – voce e cuore pulsante del gruppo – si rivolge più volte al pubblico in italiano (tra risate diaboliche e i vari “Ciao Italia!”, “Grazie mille!”, “Bello, Bella!” non manca l’ormai tradizionale bestemmia live) stabilendo un contatto diretto e sincero con tutti i presenti in Piazza Ariostea.
Un live dall’energia collettiva palpabile che a ogni breakdown vede cori e pogo scuotere in centro di Ferrara. L’estetica visiva poi, come tradizione Slipknot vuole, ha accompagnato la musica con proiezioni pirotecniche e un’illuminazione d’impatto.
Nonostante qualche nota stonata (il problema “Volume!” per intenderci) tamponata comunque durante il concerto, lo show degli Slipknot a Ferrara rimane uno degli eventi più importanti dell’estate musicale in Italia. Un rito collettivo, viscerale, feroce: Taylor e Co. hanno dimostrato ancora una volta di essere un’istituzione del metal contemporaneo, capace di dominare il palco con carisma, precisione e la giusta dose di follia.
La scaletta del concerto di Ferrara
(sic)
People=shit
Gematria (The Killing Name)
Wait and Bleed
Nero Forte
Yen
Psychosocial
The Heretic Anthem
The Devil in I
Unsainted
Duality
Spit It Out
Surfacing
Scissors
Ferrara Summer Festival 2025: il programma completo

Edward Agrippino Margarone nasce nell’estate di Italia ’90. Cresce a Mineo dove due grandi passioni cominciano a stregarlo: lo sport e la musica. Giornalista e laureato in Ingegneria delle Telecomunicazioni, ha coordinato diverse redazioni prima di fondare SiciliaLive. Based in Catania, il suo nome è sinonimo di concerto: se andate a un live, con ogni probabilità, lo trovate lì da qualche parte.