In relazione all’eruzione e allo sciame sismico in corso sull’Etna, il DG della Protezione civile siciliana invita ad attivare la “Fase di attenzione”.


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Etna in eruzione: Protezione Civile chiede di attivare “Fase di attenzione”

Sono state registrate, nella mattinata di oggi, tre scosse sul versante nord dell’Etna (M2-3). La SORIS, Sala Operativa Regionale della Protezione Civile, comunica che le telecamere di sorveglianza dell´Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, mostrano un trabocco lavico prodotto dall’eruzione dalla bocca orientale del cratere di sud est dell’Etna in direzione valle del Bove, al momento il fronte si arresta a quota circa 3000 metri.

In relazione allo sciame sismico in corso sull’Etna il Dirigente Generale della Protezione civile siciliana, ing. Salvo Cocina, invita ad attivare la “Fase di attenzione”.

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“Fase di attenzione” per l’Etna in eruzione e relativo sciame sismico

Queste sono le 15 norme generali di attività per i Comuni. Nel caso di eventi sismici o di sciami sismici di intensità medio-bassa avvertiti dalla popolazione ma che non fanno registrare danni evidenti alle strutture. Il Sindaco e il responsabile comunale PC, ciascuno:

1. segue l’eventuale evoluzione del fenomeno e dei suoi effetti;

2. mantiene i contatti con la Sale e le Strutture Operative attive sul territorio: SORIS – 800 404040; SUES-118; 112 Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco, Corpo Forestale; Prefetture; Servizio Rischio sismico e vulcanico di questo DRPC (resp. interim Arch. Alberto Vecchio 334 6253832); nonché, ove del caso, con la Sala Situazioni Italia SSI del DPC – 06 682265;

3. verifica il Piano Comunale di Protezione civile e i piani di evacuazione degli edifici pubblici e delle scuole in particolare;

4. pre-allerta i referenti delle attività previste nel Piano di protezione civile (in particolare: il referente del COC – Centro Operativo Comunale e le Associazioni di Volontariato operanti nel territorio comunale o viciniori) verificandone la reperibilità;

5. verifica l’effettiva disponibilità di aree libere e idonee per l’attesa (avendo cura di assicurarne l´accessibilità in quanto le stesse costituiscono i luoghi di prima accoglienza per la popolazione) e per il ricovero della popolazione;

6. verifica l’effettiva disponibilità di edifici sismo-resistenti per allocarvi eventuali centri operativi o funzioni strategiche;

7. adotta ogni utile ulteriore provvedimento, anche in via preventiva e precauzionale, atto a ridurre eventuali e conseguenti rischi per la popolazione.
Inoltre, nel caso di eventuali ulteriori scosse avvertite dalla popolazione:

8. attiva il COC anche in modalità ridotta per seguire l’evoluzione del fenomeno e dei suoi effetti e per le eventuali successive attivazioni;

9. valuta la sospensione temporanea delle attività (in particolare quella scolastica) nelle strutture non antisismiche e a maggior vulnerabilità;

10. raccoglie segnalazioni e informa il DRPC Sicilia – SORIS su eventuali danneggiamenti e/o dell’aggravarsi di quelli in atto, al fine, se del caso, di consentire specifici sopralluoghi tecnici anche a cura del comune stesso;

11. Informa i cittadini in merito alla pericolosità sismica che connota il territorio, alla vulnerabilità degli edifici e ai comportamenti più corretti da adottare;

12. verifica, prima dell’utilizzo, l’agibilità degli edifici e delle infrastrutture con priorità per quelli strategici e rilevanti ai fini di protezione civile (municipi, ospedali, scuole, caserme, ponti, viadotti) e della viabilità;

13. pone attenzione agli edifici e manufatti particolarmente vulnerabili e/o con danneggiamenti pregressi e/o comunque con particolari situazioni di rischio, adottando tutti i necessari provvedimenti al fine di salvaguardare l’incolumità dei cittadini.

I compiti del sindaco

Il Sindaco si assicura che all’interno del territorio comunale, vengano monitoratati, da parte degli enti proprietari e gestori e/o possessori o utilizzatori, le strutture e infrastrutture strategiche e/o rilevanti ai fini di protezione civile (ospedali, presidi sanitari e ospedalieri, municipi, caserme, ponti e viadotti, infrastrutture e reti di comunicazione e di trasporto energia, gas e acqua, edifici scolastici, di culto e per altre attività). Il Sindaco si fa parte attiva con tali enti chiedendo di:

14. svolgere tempestivamente verifiche di vulnerabilità e agibilità, anche speditive, delle medesime strutture di competenza;

15. predisporre e/o verificare i piani, anche speditivi, di evacuazione degli edifici e delle infrastrutture e, per le strutture ospedaliere, i piani di massiccio afflusso, controllo di tutte le strutture pubbliche per aperture in sicurezza.


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